Come destreggiarsi nel traffico,meglio la moto o lo scooter?
Questa è la domanda che spesso ci si pone quando si è alla ricerca di un mezzo più veloce e comodo per poter muoversi nel traffico cittadino; purtroppo la risposta non è semplice nè tantomeno scontata in quanto dietro questa semplice domanda se ne nascondono altre, come per esempio: userò il mezzo solo in città?
Voglio usarlo anche per viaggiare? Che budget di spesa ho intenzione di utilizzare? Ma anche che mezzo posso permettermi di guidare (per età/patente)?
Partendo però dalla domanda stessa e quindi concentrandoci principalmente ad un uso cittadino si può sicuramente dire che la risposta immediata è sicuramente lo scooter in quanto solitamente è mono-marcia, più maneggevole e spesso meno costoso della moto.
Ma non tutti gli scooter sono uguali e districarsi nella scelta può essere impresa ancora più ardua che la scelta tra scooter e moto.
Proveremo, senza la pretesa di avere in mano la Verità, ad analizzare i principali tipi di scooter in base all’utilizzo:
1. CITTADINO
E’ il tipo di scooter che viene usato principalmente in città, con al massimo qualche viaggetto extraurbano senza necessità di andare in autostrada, tangenziale o superstrada.
Questi scooter sono solitamente di bassa cilindrata, massimo 250cc., anche se i più usati sono i 125cc che si possono usare con la patente B.
2. IBRIDO
Molto simile allo scooter cittadino, si differenzia principalmente per cilindrate superiori, dai 200cc ai 400 cc, permettendo quindi l’utilizzo su molte tangenziali, superstrade e autostrade.
L’utilizzo di questo scooter comunque prevede una prevalenza di uso in città e solo per un 30-35% nelle superstrade, tangenziali o autostrade.
3. PER OGNI OCCASIONE
Deve essere sia maneggevole che potente, per un utilizzo maggiore su strade veloci che in città.
Cilindrata sicuramente superiore ai 200 cc, solitamente la media è attorno ai 300cc.
4. EXTRAURBANO
E’ lo scooter che più si avvicina all’idea di moto. E’ lo scooter perfetto per chi, dopo una settimana di lavoro cittadino, usa il mezzo per i weekend fuori porta.
Ha un utilizzo prevalentemente extraurbano e una cilindrata superiore ai 300cc ma quasi mai superiore ai 400cc.
Per avere un’idea generale possiamo vedere quali sono i quindici scooter più venduti in Italia l’anno scorso:
1 – PIAGGIO LIBERTY 125 (modello delle Poste.)
2 – YAMAHA TMAX 500
3 – HONDA ITALIA SH 150
4 – HONDA ITALIA SH 300
5 – HONDA ITALIA SH 125
6 – PIAGGIO LIBERTY 125 RST
7 – PIAGGIO BEVERLY 350
8 – PIAGGIO BEVERLY 300
9 – KYMCO AGILITY 125 R16
10 -YAMAHA XMAX 250
11 – KYMCO DOWNTOWN 300
12 – PIAGGIO VESPA GTS 300 SUPER
13 – HONDA VISION 110
14 – HONDA INTEGRA 700
15 -YAMAHA XENTER 150
Da questa lista si evincono principalmente due cose: la metà dei modelli non supera i 250 cc e che i 2/3 del mercato sono monopolizzati da HONDA e PIAGGIO.
L’idea quindi generale di chi compra uno scooter è quella di prediligere la leggerezza e la maneggevolezza dei mezzi che spesso sono a ruota alta per un utilizzo prevalentemente urbano.
Se per un attimo volessimo guardare quelli che una volta venivano chiamati i motorini, troviamo che la marca padrona è la Piaggio con i modelli come VESPA e LIBERTY, affiancata dal sempreverde Agility della Kimco.
Una parentesi a questo punto è obbligatoria per ricordare i vari tipi di patente, da conseguire previo esame, che servono per guidare una due ruote:
PATENTE AM (vecchio patentino) – si consegue dai 14 anni, permette di guidare ciclomotori fino a 50cc o le cosiddette minicar.
PATENTE A1 – si consegue dai 16 anni e permette di guidare meno potenti (motocicli fino a 125 cc).
PATENTE A2 – si consegue dai 18 anni di età, per moto fino a 35 kW.
PATENTE A – si consegue dai 24 anni o dai 20 se si possiede la patente A2 almeno da due anni. La categoria A abilita alla guida di tutte le moto.
PATENTE B permette di guidare ciclomotori e motocicli fino a 125cc.
In conclusione possiamo affermare che, anche se i motociclisti puri disseteranno, sicuramente per girare in città conviene acquistare uno scooter fino ai 250cc con le seguenti caratteristiche per poterlo definire perfetto: compatto e leggero, maneggevole, con un ampio raggio di sterzo per risalire le code, scattante per non rimanere “imbottigliato” nel traffico e relativamente veloce per i trasferimenti nelle arterie a scorrimento ‘veloce’, capiente, per poter alloggiare, meglio se sotto chiave, la borsa del lavoro o la spesa, protettivo per ripararsi da pioggia e freddo se lo si vuole usare sempre, confortevole, economico all’atto dell’acquisto ma anche nei consumi e nella manutenzione e ultimo ma non ultimo sicuro:
Purtroppo nessuna casa ha ancora messo in commercio lo scooter perfetto, ma sicuramente al giorno d’oggi la scelta è sicuramente ampia e di qualità!